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L'ARTE DEI MURETTI A SECCO È PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE DELL'UNESCO |
28/11/2018 |
L'UNESCO ha iscritto "L'Arte dei muretti a secco" nella lista degli elementi immateriali dichiarati Patrimonio dell'umanità in quanto rappresentano "una relazione armoniosa fra l'uomo e la natura". Nella motivazione dell'Unesco si legge: "L'arte del dry stone walling riguarda tutte le conoscenze collegate alla costruzione di strutture di pietra ammassando le pietre una sull'altra, non usando alcun altro elemento tranne, a volte, terra a secco. […] ". Queste strutture testimoniano i metodi e le pratiche utilizzate dagli uomni preistorici fino ad oggi per organizzare il loro spazio il proprio spazio di vita e di lavoro ottimizzando le risorse naturali e umane locali. Svolgono un ruolo vitale nella prevenzione delle slavine, delle alluvioni, delle valanghe, nel combattere l'erosione e la desertificazione delle terre, migliorando la biodiversità e creando le migliori condizioni microclimatiche per l'agricoltura. […] Le strutture a secco sono sempre fatte in perfetta armonia con l'ambiente e la tecnica esemplifica una relazione armoniosa fra l'uomo e la natura”. Si tratta di grande riconoscimento per la Valtellina, grazie anche al lavoro di Cristina Scarpellini, che oltre a essere la mente dietro ai vini Scerscé è anche Presidente della Fondazione ProVinea, che ha come scopo la salvaguardia dei tipici terrazzamenti a vigneto sul versante retico della Alpi valtellinesi.
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